Il 20 aprile è una data speciale per me, un anno fa esatto mi veniva rilasciato il tesserino di giornalista pubblicista, un traguardo che ho raggiunto grazie a costanza e sacrifici. Molti credono che per chi scrive è scontato avere il tesserino in tasca, la realtà è ben diversa, al giorno d’oggi nonostante il sovraccarico di informazioni e di siti di notizie, riuscire a diventare pubblicista non è semplice.

Tante persone facilitate dall’immediatezza della rete scrivono, senza però conoscere le fondamenta della professione, non distinguendo i fatti reali dai fasulli, non si verifica l’attendibilità delle informazioni, si prendono lucciole per lanterne e spesso si crea confusione, diffondendo le famigerate fake news.

Ho sempre scritto nella mia vita, sin da bambina, ricordo che realizzavo un giornaletto in casa, strappando i fogli dai quaderni e riempiendoli di notizie(prima o poi dovrò trovare questi cimeli!). A 15 anni mia zia Daniela, leggendo i miei scritti, sempre dritti al punto, senza troppi fronzoli, mi disse “Tu sarai una giornalista”. Io allora non la presi molto sul serio, anche perché la consideravo una professione irraggiungibile. La mia esperienza nel giornale del liceo però fu divertente, tra le attività pomeridiane era quella che mi dava maggiori soddisfazioni, all’epoca scelsi di occuparmi delle pagine dedicate alla musica, conservo ancora oggi i miei primi articoli pubblicati.

La consapevolezza di voler scrivere per lavoro però è nata dopo l’università, durante un periodo di sperimentazioni su ciò che avrei voluto fare da grande. Lavori ne ho fatti tanti, ma la sera quando tornavo a casa il pensiero era scrivere, mettere nero su bianco la mia giornata, magari scrivendo una lettera a qualcuno.

L’idea di coniugare scrittura e turismo è nata nel 2013, quando ho iniziato a collaborare con Il Turismo Culturale. Il lavoro di ricerca ed elaborazione di brevi articoli per il web magazine, la stesura delle canoniche 1800 battute fu per me una scuola di scrittura, ringrazio ancora oggi Claudia, una giovane redattrice che ho avuto la fortuna di avere come supervisore. L’emozione del primo articolo su giornale cartaceo è indescrivibile, vedere le mie parole e il mio nome su carta mi ha commossa e continua a farlo anche adesso, anche se ovviamente in misura minore.

Nel mio percorso ho incontrato persone speciali, come Claudio il caporedattore di Marketing del Territorio, che ha sostenuto il mio desiderio di diventare giornalista, permettendomi di collaborare stabilmente con la redazione, occupandomi in particolare del Sud e delle iniziative virtuose dei territori.

Uno dei momenti più belli in questo anno è stato ricevere il Premio Giornalistico Terre di Calabria, un’emozione straordinaria. Sono stata premiata per la sezione Turismo Ambiente e Cultura da Marteen Van Aalderen, vice presidente dell’Associazione Stampa Estera in Italia, un giornalista che ammiro molto che mi ha incoraggiata a proseguire il percorso che ho intrapreso.

In cantiere ci sono nuovi progetti e nuove collaborazioni importanti, spero di riuscire a conservare sempre questo entusiasmo e determinazione, portando avanti la mia missione di valorizzazione delle eccellenze italiane con orgoglio e professionalità, attraverso la mia penna. ✍️

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